Assisi > Cosa Vedere
Eremo delle Carceri

L’Eremo delle Carceri è un antico dormitorio posto a 800 metri di altezza, sulle pendici del monte Subasio. È immerso nel cuore di una verde boscaglia, a circa cinque chilometri da Assisi.

Orari

Ora legale: ore 06.30-19.00
Ora solare: ore 06.30-18.00

Visite guidate:
ora solare ore 9.00–12.00 , 14.30–17.00
ora legale ore 9.00–12.00 , 14.30-18.00

Descrizione

Il Santuario si è sviluppato lungo i secoli attorno alla grotta di San Francesco e alla Cappellina di Santa Maria, che viene fatta risalire al tempo del Santo. In questo luogo Francesco si ritirava in contemplazione, per riservare a sé stesso alcuni periodi di più intensa preghiera insieme ai primi seguaci. L’edificio addossato alla roccia del monte è stato ampliato lungo i secoli. Il nome “de carceribus” proviene dai tuguri simili a carceri dove, dapprima gli eremiti, e poi Francesco ed i suoi compagni, conducevano una vita austera, come segregati dal mondo. Attualmente è Casa di accoglienza spirituale. L’eremo delle Carceri è un luogo immerso in un bosco di lecci.
Sono molti i racconti di miracoli che si associano a questo sito.
Nei pressi della grotta di San Francesco si trova un leccio secolare dove erroneamente molti credono ebbe luogo la predica agli uccelli di San Francesco che in realtà le fonti storiche attestano essere avvenuta fuori del comune di Assisi ed in particolare in località Piandarca, nel comune di Cannara, a pochi chilometri dalla città serafica nella vallata sottostante.
Tradizione vuole che il burrone che si trova nei pressi del monastero sia in realtà il letto di un fiume, oggi in secca, le cui acque furono prosciugate da San Francesco poiché disturbavano la sua meditazione e quella dei suoi discepoli.
Nella grotta di san Francesco è presente un buco nel terreno dal quale si può intravedere il fondo del burrone. Si racconta che questo sia stato provocato dal demonio, sprofondato nell’abisso quando fu scacciato da San Rufino.
Infine nel mezzo del chiostro è presente un pozzo nel punto in cui, secondo una leggenda, san Francesco, tramite un miracolo, fece sgorgare dell’acqua.