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Ponte Vecchio

E’ uno dei ponti più celebri al mondo. Non è il più antico tra i ponti che sovrastano l’Arno, ma di certo è quello più rappresentativo tanto da essere uno dei simboli cittadini.

La struttura attuale fu realizzata sui resti di costruzioni precedenti, la prima delle quali risale all’età romana. Furono comunque numerose le costruzioni che si susseguirono poiché le piene dell’Arno ne determinarono più volte il crollo.
A partire dal 1442 esso ospitò il mercato della carne che l’amministrazione della città volle concentrare in quel sito per evitare la dispersione degli scarti e delle frattaglie in giro per la città. In seguito le botteghe divennero proprietà di gioiellieri e orafi che vi stabilirono i loro laboratori e di di generazione in generazione hanno tramandato la propria attività ai loro eredi.
E’ il più vecchio ponte fiorentino ad essere giunto fino a noi con la sua antica struttura e a ciò deve il suo nome. Infatti durante il secondo conflitto bellico praticamente tutti i ponti di Firenze furono distrutti dai tedeschi. Ponte Vecchio fu l’unico a rimanere in piedi.

Esso si poggia su tre grandi archi e al suo centro presenta due terrazze panoramiche. Una di questa è arricchita dal monumento dedicato a Benvenuto Cellini. Questo monumento è protetto da una inferriata, in passato usata dagli innamorati per attaccarvi un lucchetto, la cui chiave era gettata nelle acque del fiume, a dimostrazione dell’indissolubile legame con la propria amata. L’usanza è stata poi vietata dall’Amministrazione poiché i numerosi lucchetti di fatto deturpavano l’immagine del ponte.