Colombo terra di conquiste
La storia di Colombo inizia circa 2000 anni fa, quando il villaggio dell’isola di Ceylon era già conosciuto dai romani e dai cinesi e veniva utilizzato dai mercanti dell’epoca come un centro di scambi commerciali.
Il villaggio nacque alle foci del fiume Kelani dal quale prese il nome, in singalese infatti il termine Kolon thota (Colombo) significa “porto sul fiume Kelani”, e venne conquistato dagli arabi nel VII secolo e usato per l’esportazione della cannella.
Nel 1500 i portoghesi sbarcarono nell’isola e, attratti dai guadagni facili che si ottenevano con i prodotti locali, canfora, zaffiri e anche elefanti, decisero per la conquista di Colombo, che passò sotto l’influenza lusitana.
Verso la metà del 1600 cambiarono nuovamente i dominatori della regione e della città, dopo un cruento scontro con i portoghesi, gli olandesi conquistarono quella che diventò poi la capitale della Compagnia Olandese delle Indie Orientali fino al 1800 circa, i quali costruirono la cittadella militare nell’attuale centro storico tutt’ora chiamato Fort.
Gli ultimi conquistatori della tormentata storia di Colombo furono gli Inglesi, che la costituirono come capitale dell’Isola di Ceylon fino al 1948, quando, in maniera pacifica la città ottenne l’indipendenza.
Il continuo avvicendarsi di popoli conquistatori ha influenzato in modo determinante la cultura el’architettura della città.
La guerra civile
Tra il 1956 e il 2002 l’intero Sri Lanka fu preda di una lunghissima ed estenuante guerra civile, un conflitto costato oltre 50000 morti e 1100000 profughi.
Le radice di questi tumulti interni si può ricercare senza dubbio nella tormentata storia del paese, costellata di inclusioni di popoli esterni che hanno portato,oltre allo sfruttamento della popolazione indigena, anche delle influenze religiose e culturali profondamente diverse tra loro, e che nel corso degli anni hanno dato origine a etnie fortemente contrapposte per ideologie e cultura.
Questo ha determinato una vera e propria escalation di avvenimenti che si consumarono in efferati scontri tra le diverse estrazioni linguistiche e religiose. Si iniziò con l’egemonia dei cingalesi sui tamil che culminò poi con l’uccisione da parte di un monaco buddhista nel 1959 di Bandaranaike, che divenne poi il simbolo della ribellione cingalese. La guerra tra le due etnie continuò ancora per molti decenni e la capitale Colombo fu teatro di scontri feroci, fino ad arrivare al 2002, quando sotto l’egida Norvegese, fu firmata una tregua, un accordo di pace che dura ancora fino ad oggi, da quel momento in poi si cominciò a ricostruire l’intera nazione.