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Piazza San Marco

Zona

SESTIERE SAN MARCO

Da non perdere

  • Piazza
  • Piazzetta
  • Piazzetta dei Leoncini
  • Facciate degli edifici che si affacciano sulla Piazza
  • Colonne di San Marco e San Tòdaro
    1. Cronologia

    Inizi del IX sec. In origine la zona in cui sorge la Piazza era attraversata dal rio Batario ed era occupato da un orto mentre il palazzo ducale si presentava come un castello circondato da un fossato e, nell’area attuale della Piazzetta vi era un bacino per il carico e lo scarico delle merci.
    826 Con la realizzazione a Venezia la prima chiesa dedicata a San Marco e la Piazza cominciò ad assumere una maggiore rilevanza.
    832 La prima chiesa bruciò a causa di un incendio durante una rivolta nel 976 e fu ricostruita due anni più tardi da Pietro Orseolo, il quale fece realizzare anche un ospizio per pellegrini.
    1063 il Doge Domenico Contarini avviò la costruzione di una nuova chiesa, continuata negli anni seguenti dai Dogi Domenico Selvo e Vitale Falier.
    1094 La nuova chiesa fu consacrata nel 1094, anno in cui secondo la leggenda, fu ritrovato il corpo di San Marco in un pilastro della Basilica lì nascosto in occasione dei precedenti interventi.
    1156 Vennero interrati il rio Batario e il bacino di fronte al Palazzo Ducale. Fu così realizzata la Piazzetta.
    1172 La chiesa di San Geminiano fu spostata per creare spazio e l’allora Doge Sebastiano Ziani volle che fossero poste due enormi colonne gigantesche di provenienza bizantina di fronte al molo, in modo da rappresentare l’accesso all’area. Sopra la prima colonna fu collocato il leone di San Marco mentre sopra la seconda fu posta la statua raffigurante San Teodoro, antico patrono di Venezia.
    Fine XII sec. L’aera attuale si presentava divisa in due piazze: quella di fronte alla Basilica e quella di fronte al Palazzo.
    1204 Ci fu il celebre Sacco di Costantinopoli della Quarta Crociata nel 1204 grazie al quale i veneziani portarono preziosi ornamenti e tesori per arricchire la Basilica e la sua facciata.
    1231 un violento incendio colpì la Basilica che fu di nuovo parzialmente ricostruita. Poco più tardi fu realizzata la facciata.
    1264 Fu realizzato il pavimento della piazza con mattoncini collocati spina di pesce.
    1342 Venne realizzato il Battistero e la Cappella di Sant’isidoro di Chio
    1442 Palazzo Ducale assunse il suo aspetto attuale.
    1517 Furono realizzate le Procuratie vecchie e la Torre dell’Orologio
    1540 L’architetto Sansovino introdusse importanti novità alla piazza dandole un impostazione classica. Lo stesso Sansovino realizzò la Libreria e la Loggetta del campanile.
    1640 Venne demolito l’ospizio Orseolo e furono invece realizzate le Procuratie Nuove.
    1722 Furono collocate due statue di leoni sulla Piazzetta che da allora si chiamò dei Leoncini.
    1723 Trovò concretizzazione il progetto di Andrea Tirali e la pavimentazione della Piazza fu realizzata in trachite proveniente dalla Rocca di Monselice, in terra euganea con fasce laterali in marmo bianco.
    1807 La Piazza assume l’attuale conformazione, con la demolizione da parte dei Francesi della Chiesa di San Geminiano e la costruzione delle Procuratie Nuovissime.

      Descrizione

    La Piazza intitolata al Santo Patrono è attualmente il cuore della città come in passato lo è stato della Repubblica Veneta.
    Attualmente si compone di tre parti: la Piazza, la Piazzetta e la Piazzetta dei Leoncini.

    Piazza

    la Piazza vera e proprio che è lo spazio compreso fra le Procuratie Vecchie e Nuove e quelle Nuovissime, dal quale vi è una magnifica vista della Basilica e del campanile di San Marco.

    Le colonne di San Marco e San Tòdaro

    Si tratta delle colonne comunemente note come Colonne di Piazza San Marco consistono in due alti pilastri realizzati all’inizio del XII secolo in granito e marmo. Esse rappresentano l’ingresso all’area della Piazza per chi proviene dal mare.
    Le colonne furono collocate nella loro attuale posizione nel 1172 ad opera di Nicoò Barattieri in seguito all’ampliamento della piazza che cominciava ad arricchirsi di monumenti. Esse sono di origine bizantina e facevano parte di un gruppo di tre colonne trasportate dall’Oriente. Durante il viaggio in nave la terza colonna andò perduta.
    Alla sommità delle colonne sono collocate le statue di San Marco Evangelista e San Teodoro di Amasea, chiamato a Venezia San Tòdaro.
    In cima alla colonna posto sul lato del Palazzo Ducale è una scultura in bronzo che anticamente rappresentava una chimera. I veneziani le aggiunsero le ali in modo che essa potesse rappresentare il leone, simbolo di San Marco. L’altra colonna sorregge invece una scultura in marmo che rappresenta San Teodoro mentre uccide un drago.
    Fino al Rinascimento nello spazio compreso tra le colonne erano presenti botteghe in legno. Esso era considerato zona franca e lì non era vietato il gioco d’azzardo.
    Dal XVIII secolo questo spazio fu utilizzato per le esecuzioni capitali e ancora oggi i veneziani più superstiziosi evitano di passare in mezzo alle colonne.
    E’ curioso che a quell’epoca risalga il detto veneziano, estesosi anche al resto d’Italia “far vedere che ora è”, espressione con cui si intende “dimostrare qualcosa a qualcuno”. I condannati prima della loro esecuzione guardavano infatti la torre dell’orologio e ovviamente l’ora che esso indicava.

    Piazzetta

    la Piazzetta, prolungamento a sud della Piazza, di fronte al Palazzo Ducale e alla Libreria marciana e ingresso per chi proviene dal mare attraverso le due colonne del Bacino San Marco, sul quale si affaccia il molo di Palazzo Ducale.

    Piazzetta dei leoncini

    la Piazzetta dei Leoncini, prolungamento a sud della Piazza di fronte al Palazzo Patriarcale con vista laterale della Basilica. La piazzetta si chiama così per la presenza di due statue di leoni scultorei collocati nella sua parte centrale.

    Piazza San Marzo ha avuto un ruolo centrale nella vita dei Veneziani circondati dai palazzi civili e religiosi più importanti di Venezia: il Palazzo Ducale, che era sede del governo della Repubblica e delle principali cariche repubblicane oltre che prigione di Stato, la Basilica del Santo patrono che era il luogo delle più importanti cerimonie religiose erano i più importanti. Ma essa ospitava anche le Procuratie dove vivevano i Procuratori di San Marco, ossia coloro che amministravano il patrimonio della Chiesa, la Loggetta che era il posto di guardia dei cosiddetti “arsenalotti”, le colonne di Marco e Teodoro luogo usato per le esecuzioni capitali, la Pietra del Bando dove si annunciavano le leggi, il Palazzo patriarcale che ospitava le celebrazioni del Senato. Ad essi si aggiunsero poi il Palazzo Reale, voluto da Napoleone, il Museo Correr, il celebre Caffè Florian.
    All’interno della Piazza inoltre si svolgevano anticamente processioni religiose, mercati, fiere e persino tornei sportivi. Con l’affermarsi del Carnevale la Piazza divenne la sede naturale dei festeggiamenti carnevaleschi.