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Edinburgh Castle

Zona

OLD TOWN

Orari

L’ingresso è consentito fino a una ora prima della chiusura della biglietteria.
È possibile acquistare anticipatamente i biglietti on-line tramite il sito www.edinburghcastle.gov.uk. Tel. +44 0131 225 9846.
E’ presente un veicolo per il trasporto dei visitatori con difficoltà motorie
Rimane chiuso il 26/12 e il 26/12.

Aprile-Settembre
9.30-18.00 (ingresso fino alle ore 17.00)

Ottobre-Marzo
9.30-17.00 (ingresso fino alle ore 16.00)

Prezzi

Biglietti £ 16,00, ridotti per bambini 5-15 anni £ 9,20, ridotti per ultrasessantenni £ 13,00.
Bambini fino a 5 anni ingresso gratuito
I biglietti comprendono una visita guidata.

Da non perdere

  • Esplanade
  • Half Moon Battery
  • Crown Square
  • Royal Palace – The Crown Room
  • St Margaret’s Chapel
  • Great Hall
  • Scottish National War Memorial
  • National War Museum of Scotland
  • Mons Meg
  • One Clock Gun
  • Prisons of War
  • Vista panoramica della città
    1. Cronologia

    340 milioni di anni A.C. Ha origine Castle Rock, la roccia vulcanica sulla quale sorge il Castello
    XI secolo A.C. Secondo alcune fonti risalirono a questo periodo i primi insediamenti umani nel sito dove oggi sorge il castello.
    I-II sec. D.C. Alcuni reperti indicano che in questo periodo esisteva un insediamento di Votadini nell’area attuale del castello.
    VII sec. Per la prima volta in un testo letterario si fece riferimento alla Fortezza di Eidyn, nome che anticamente era utilizzato per definire il Castello. Se ne parlava nel poema Y Gododdin, dove si citò la fortezza da cui partirono i soldati che combattevano contro gli Angli.
    638 Gli angli occuparono il castello e iniziarono un lungo periodo di dominazione. In questo periodo la città assunse la denominazione di Edimburgo.
    Metà XI sec. Il Castello cominciò ad essere presente nei racconti storici. Lo scrittore John di Fortun narrando la morte del re Malcom II parlò del Castello
    1093 Morì Margherita, madre del Re Davide I, che a lei dedicherà una cappella all’interno del Castello.
    XII secolo Re Davide I ampliò il Castello, realizzando nuove strutture. Fu realizzata in questo periodo anche la Cappella di Santa Margherita, la costruzione più antica del complesso e dell’intera città che sia giunta fino a noi.
    1296 Edward I d’Inghilterra conquistò il Castello
    1140 Si tenne all’interno del Castello la prima riunione del Parlamento scozzese
    1314 Il 14 luglio Thomas Randolph, I conte di Moray, guidò gli scozzesi alla riconquista del Castello
    1334 Gli Inglesi occuparono nuovamente il Castello
    1341 Gli Scozzesi riprendono il controllo del Castello
    1356 Re David II ordinò la ricostruzione del Castello
    1368 Fu realizzata la David’s Tower.
    1371 Re David II di Scozia morì nel castello.
    XV sec. Furono realizzati gli appartamenti imperiali, noti come The King’s Lodging, tra i quali la piccola stanza di Maria, dove nacque re Giacomo I
    1457 Il Cannone Mons Meg venne portato al Castello da James Knox
    1511 Giacomo IV ordinò la realizzazione della Great Hall
    1540 Venne realizzata la Corona ospitata nella Crown Room
    1567 La Regina Maria Stuarda, cattolica fu imprigionata e costretta ad abdicare dai nobili protestanti e iniziò una strenua difesa del castello da parte dei nobili che le rimasero fedeli.
    1574 La David’s Tower crollò sotto i colpi dei cannoni dell’esercito della Regina Elisabetta I
    1588 Fu completata la realizzazione dell’Half Moon Battery in sostituzione della David’s Tower e fu portata avanti una ricostruzione del Castello.
    1615 Il Castello venne ulteriormente sistemato per la visita di James VI per i 50 anni da Re di Scozia.
    1633 Carlo I lasciò il castello per essere incoronato Re. Sarà l’ultima volta che un sovrano sarà ospitato nel castello.
    1650 Oliwer Cromwell occupò la Scozia e conquista il Castello.
    Fine XVII-Inizi XVIII sec. Ci furono diversi tentativi scozzesi di riconquistare il Castello. Ogni assalto però fallì.
    Metà XVIII sec.-Inizi XIX sec. Nel Castello furono imprigionati dagli inglesi numerosi prigionieri catturati durante la Guerra dei Sette Anni, la guerra di indipendenza americana, la Rivoluzione francese e le guerre napoleoniche.
    1818 Fu ritrovato da Sir Water Scott il Tesoro di Scozia precedentemente nascosto a Stonehenge per proteggerlo dagli inglesi.
    1822 Ebbe luogo la storica visita al Castello da parte di Re George IV , primo sovrano a farlo dopo 189 anni.
    1861 Entrò in funzione l’One Clock Gun
    1927 Il 14 luglio venne inaugurato lo Scottish National War Museum
    1950 Si tenne la prima edizione della Military Tatoo nell’Esplanade di fronte al castello.
    1999 Il Castello insieme alla Old e alla New Town di Edimburgo è stato nominato dall’Unesco sito patrimonio dell’umanità

      Descrizione

    Il Castello di Edimburgo, posto sulla cima della Collina detta Castle Hill, è il simbolo di Edimburgo ed offre una vista panoramica straordinaria sulla città.
    Il Castello è stato costruito sulla cima di una roccia di basalto di origine vulcanica, denominata Castle Rock, creatasi circa 340 milioni di anni fa.
    Ha un dislivello rispetto alla città di circa 20 metri trovandosi ad un’altitudine di 120 m. s.l.m., costruito in posizione strategica, e protetto su tre lati da pareti rocciose a picco alte circa 80 metri. L’unica via accessibile è sul lato orientale.
    La sua collocazione e la difesa naturale circostante lo ha difeso nei secoli dagli attacchi nemici anche se ha determinato difficoltà di approvvigionamento agli abitanti. Nonostante il castello non sia mai stato espugnato, spesso gli aggressori hanno costretto alla resa i difensori dopo un lungo assedio.
    E’ difficile ricostruire le origini del castello che si perdono nella leggenda. Per la prima volta viene citato nel poema “Y Gododdin” nel VII secolo. Nel poema si parla del castello e si narra della vittoria degli Angli, i quali da allora, conquistato il castello, dominarono a lungo sulla regione che tornò in mano scozzese solo agli inizi del XII sec.
    Del periodo di occupazione della fortezza da parte degli Angli non si hanno molte informazioni. Di certo invece si sa che nel 1140 il Castello ospitò la prima riunione del parlamento scozzese e dunque si presuppone che già in quel periodo dovevano esserci diversi edifici all’interno della fortezza. In base a studi condotti sull’area è presumibile che vi fossero diverse costruzioni nella parte settentrionale dell’edificio, dove si trova la Cappella di Santa margherita, ultimo edificio rimasto risalente a quell’epoca. Tali costruzioni si affacciavano probabilmente su una grande piazza che nel XII secolo era il centro della castello.
    A Re Davide I, che morì nel castello nel 1371, è attribuita un’importante azione di ampliamento del Castello, il quale nei secoli successivi fu più volte distrutto e poi ricostruito durante le tante battaglie tra scozzesi e inglesi per il controllo della Regione. La sua storia ha seguito a doppio filo le vicende del popolo scozzese nella loro eterna lotta all’indipendenza dal dominatore britannico.
    La maggior parte delle strutture interne al castello che sono giunte sino a noi risalgono al XVI XVII secolo.
    Oggi il Castello è la principale attrazione della Scozia e una delle più importanti del Regno Unito. Nel 1999 dall’Unesco è stato riconosciuto, insieme alla Old e alla New Town di Edimburgo, patrimonio mondiale dell’umanità.
    Il Castello è sede di numerosi musei: The Royal Scots Museum, The Royal Scots Dragoon Guards Museum, The National War Museum of Scotland e The Scottish National War Memorial
    Al suo interno è ancora presente una guarnigione militare che ha funzioni di sola rappresentanza e ospita il Royal Regimental of Scotland e il British 52nd Infranty Brigade. In questo senso richiama al suo originario ruolo di fortezza, una delle più antiche di tutto il Regno Unito. Non è un caso che gli scozzesi oggi chiamino il castello “National defender”, ossia “difensore della Nazione”.
    E’ per questo che, nonostante esso sia ormai un’attrazione turistica, viene gestita dal Ministero della Difesa della Gran Bretagna.

    Esplanade

    Procedendo lungo il Royal Mile, alla fine della strada, proprio di fronte al Castello si apre una piazza di grandi dimensioni, nota come Esplanade.
    Essa ogni anno è la sede dell’Edinburgh Military Tatoo, una parata militare che si svolge nel mese di agosto e ospita tra l’altro la suggestiva esibizione di unità militari scozzesi, che sfilano in costumi tradizionali di varie epoche al suono di tamburi e cornamuse.
    Dalla Esplanade si osserva un edificio di forma cilindrica, chiamato Hal Moon Battery. Questa struttura della fine del XVI sec., contiene al suo interno la Davis’s Tower.

    Half Moon Battery

    La Half Moon Battery è una torre difensiva, fu realizzata nella parte est del Castello tra il 1574 e il 1588 sopra le rovine della David’s Tower,dopo che quest’ultima era stata distrutta sotto i colpi dei cannoni delle truppe inviate da Elisabetta I. Al suo interno sono incorporati diversi ambienti dei piani primo e secondo della vecchia Torre che presentano aperture in corrispondenza delle mura interne del Castello.

    David’s Tower

    Le uniche tracce della David’s Tower sono quelle presenti nella Hal Moon Battery che fu costruita al suo posto. I lavori per realizzarla iniziarono nel 1368 per volere del Re Davide II.
    La torre aveva un’altezza di circa 30 metri distribuiti su 3 piani. La Torre era enorme, soprattutto in rapporto all’epoca in cui fu costruita, soprattutto se si pensa che ogni piano corrisponde più o meno all’attuale altezza dell’Half Moon Battery.
    In origine la torre rappresentava l’ingresso alla fortezza. Successivamente fu oggetto di un importante ampliamento, l’ingresso fu destinato a stanza per gli ospiti mentre e furono aggiunti altri spazi da utilizzare come appartamenti per i nobili in visita.
    La Torre rimase in piedi per più di due secoli. Nel 1573 tuttavia crollò dopo dieci giorni di bombardamenti nemici. Ciò accadde in seguito ai fatti che videro coinvolta la regina Maria Stuarda, la quale, di religione cattolica, nel 1567 sposò James Hepburn. La reazione della nobiltà di culto, si protestante fu violenta e Maria fu arrestata, portata nelle prigioni del Castello di Loch Leven e costretta ad abdicare a favore del figlio di una anno, che divenne dunque re con il titolo di Giacomo VI. Tuttavia, parte della nobiltà che era rimasta fedele a Maria Stuarda non accettò la resa e guidata da Kirkcaldy difese per un anno il Castello dal cosiddetto Assedio di Lang. Il tutore di Giacomo VI chiese aiuto ad Elisabetta I per conquistare il Castello e ottenne l’invio di cannoni dal Castello di Berwick. Era il maggio del 1573. La Torre resistette per ben 10 giorni ai pesanti bombardamenti inglesi ma alla fine crollò.
    A seguito di questo crollo, gli abitanti del castello videro preclusa la univa via utile per l’approvvigionamento idrico e dopo 5 giorni furono costretti alla resa. IN seguito venne realizzata la nuova torre, l’attuale Half Moon Battery e fu ricostruito gran parte del castello danneggiato dall’assedio.

    Crown Square

    Una volta che si è superato il primo portale in corrispondenza delle mura difensive, di fronte all’Half Moon Battery, si prosegue in salita verso un secondo portale. Oltrepassato anche questo si accede alla Crown Square.
    Si tratta di un ampio cortile dal quale di osservano i quattro edifici intorno: nel lato est il Palazzo reale, nel lato Sud la Great hall e infine, nel lato ovest la Queen Anne Building e, infine, nel lato nord lo Scottish National War Memorial.

    Royal Palace

    E’ il Palazzo che ospitava il Re e la Regina di Scozia quando essi si trovavano ad Edimburgo. Al suo interno ci sono The King’s Lodging, ossia gli appartamenti reali e la Crown Room, la stanza in cui è conservato il tesoro della Corona e la Pietra di Scone.

    The King’s Lodging

    Gli appartamenti reali erano un luogo meno confortevole dell’Abbazia di Holyrood, altra sede che ospitava i sovrani, ma garantivano loro maggiore sicurezza.

    Essi risalgono al XV secolo e al loro interno c’è una piccola stanza, chiamata piccola camera o stanza di Maria. Si tratta della camera in cui la Regina Maria Stuarda partorì nel 1566 il figlio Giacomo IV, divenuto Re di Scozia ad appena un anno di vita, dopo che la nobiltà protestante costrinse la Stuarda ad abdicare e incoronato Re d’Inghilterra come Giacomo I alla morte della regina Elisabetta I nel 1603. Le cronache del tempo raccontano di un parto difficile al termine del quale il neonato fu avvolto in vesti raffinate e mostrato ai genitori: la Regina e Lord Darnley.

    Gli appartamenti reali furono ristrutturati in occasione della visita che lo stesso sovrano Giacomo I d’Inghilterra fece nel 1617 in occasione dei 50 anni del suo regno sulla Scozia.

    The Crown Room

    La Crown Room è la sala in sono conservati i cosiddetti “Honours of Scotland” ossia i gioielli della Corona di Scozia, simbolo dell’antico regno. LA stanza è stata realizzata nel 1617 in occasione della visita in Scozia del Re James VI per i suoi 50 anni da sovrano della Scozia.

    Honours of Scotland

    I gioielli contenuti nella stanza sono: la corona di Scozia, lo scettro, la spada ed altri numerosi oggetti preziosi appartenuti agli antichi sovrani scozzesi.
    La corona è del 1540 ed è stata realizzata dall’orafo di Royal Mile, John Mosman. Essa è in oro, ornata con 10 brillanti, 33 pietre molte delle quali di grande pregio e 94 perle e fu indossata per la prima volta dal Re James V.
    Lo scettro in oro è sormontato da un grosso cristallo e fu usato per la prima volta insieme alla corona e alla spada nel 1543 per l’incoronazione della Regina Mary. Esso fu un dono di Papa Alessandro VI.
    La spada è stata donata a Giacomo IV dal pontefice Giulio II.
    Il tesoro è stato in passato sepolto. E’ accaduto nel 1650 per nasconderlo dall’invasore Oliwer Cromwell e durante la Seconda Guerra mondiale per nasconderlo dai nazisti.

    Stone of Destiny

    All’interno della Crown Room è presente anche la Pietra di Scone, che gli Scozzesi chiamano Stone of Destiny.
    Si tratta di una grande pietra intorno alla quale nel Medioevo circolavano varie leggende. Secondo alcuni essa aveva origini bibliche, secondo altri proveniva dall’antico Egitto da dove fu portata dalla figlia di un faraone.
    Dal 1057 al 1292 essa fu usata per tutte le incoronazioni dei sovrani scozzesi, le quali avvenivano nella località di Scone. Nel 1292, dopo l’invasione della Scozia, Edoardo I la portò a Londra dove fu inserita nel trono dell’Abbazia di Westminster usato per le incoronazioni.
    Dopo che nel 1950 degli studenti indipendentisti la trafugarono da Londra e la portarono nell’Abbazia di Arbroath, da dove fu recuperata e riportata a Westminster, nel 1996 è stata riconsegnata alla Scozia con l’impegno del governo locale di portarla a Londra in occasione delle incoronazioni dei futuri sovrani.

    St. Margaret’s Chapel

    La Cappella di Santa Margherita fu costruita nel XII per volere di Davide I Re di Scozia che voleva così commemorare la madre morta nel 1093 nel castello.
    Secondo un’antica leggenda la cappella era il luogo dove Santa Margherita pregava. Ormai, in seguito ad approfondite ricerche, si è chiarito che fu costruita dopo la sua morte per volere di suo figlio che diventò poi re con il titolo di Davide I nel 1124.
    Si tratta dunque di una cappella della famiglia reale, tanto che a lungo si è chiamata Royal Chapel in the Castle ed è l’unico edificio ancora conservato dell’originaria struttura del castello. Essa è anche l’edificio più datato della città.

    Margherita, appartenente alla famiglia reale inglese, nacque nel 1045. Dopo l’invasione dei Normanni, scappò e fu accolta presso la corte del Re di Scozia, Malcom III con il quale si sposò poco dopo. Secondo la leggenda Margherita di Scozia, dopo aver appreso che il marito Malcom e il figlio Edoardo erano stati uccisi in un agguato, morì di crepacuore. Il suo figlio minore volle così costruire la cappella per ricordarla. Nel 1250 la Chiesa di Scozia ha canonizzato Margherita come Santa per il suo amore per la Scozia e per i suoi molti gesti di carità.

    Il 14 marzo del 1314 Tommaso Randolph su ordine di Roberto I che voleva impedire che gli inglesi, vincitori nella battaglia di Bannockburn si impadronissero del Castello, distrusse tutti gli edifici del castello, salvando la sola Cappella che fu però seriamente danneggiata. La leggenda vuole che Roberto I abbia pregato sulle rovine della cappella, ordinandone l’immediata ricostruzione. Grazie a ciò gli scozzesi ribaltarono la situazione e vinsero la guerra contro gli inglesi. Secondo un’altra versione Roberto I ordinò il restauro della cappella in punto di morte, stanziando quaranta sterlina, una cifra decisamente importante per l’epoca.

    Questo edificio è usato ancora oggi per varie cerimonie religiose come matrimoni e battesimi, ma può contenere al massimo venticinque persone compresi gli officianti.

    In seguito alla riforma protestante nel XVI secolo, per circa quattrocento anni la Cappella fu usata come polveriera. Nel 1845 l’archeologo Sir Daniel Wilson consentì la pubblica riscoperta dell’edificio e subito dopo la regina Vittoria I d’Inghilterra ordinò un opera di ripristino che durò fino al 1853.

    Nel 1929 si tenne un ulteriore intervento di restauro per recuperare l’agibilità della struttura. Il 16 marzo del 1934 la Cappella fu inaugurata e nuovamente consacrata a Santa Margherita.

    Nel 1993 a novecento anni dalla morte di Santa Margherita di Scozia, la cappella è stato oggetto di un nuovo restauro e vi sono stati collocati un nuovo altare, banchi di legno, vasi e una riproduzione del libro delle preghiere usato da Santa Margherita.

    Oggi la Cappella che dopo gli ultimi restauri si presenta come doveva apparire all’epoca della sua realizzazione, addobbata costantemente con fiori freschi, ospita cerimonie religiose, in particolare battesimi e matrimoni, sebbene le sue dimensioni consentano l’accesso a solo una ventina di persone contemporaneamente ed esista un’altra più ampia cappella all’interno del Castello.

    La struttura è espressione dell’architettura normanna, simile alle più antiche cappelle scozzesi. Ha modeste dimensioni e una forma irregolare, simile ad un rettangolo. E’ larga circa tre metri e la sua navata è lunga poco meno di 5 metri. All’ingresso sono presenti una piccola porta sovrastata da un arco e cinque piccole finestre. In fondo alla navata c’è il coro e il presbiterio con un arco in stile normanno di 1,5 metri circa di diametro.

    The Great Hall

    La Great Hall del Castello fu realizzata nel 1511 per volontà del re Giacomo IV.
    Essa ospitava le cerimonie regali ed era sede del Parlamento scozzese fino al 1639, quando fu costruito il Parliament Hall fuori dalle mura del Castello.

    Nel giugno del 1633 essa ospitò un grandissimo banchetto in onore di Carlo I, la sera prima che fosse incoronato Re di Scozia. Nel 1650, in seguito alla conquista della città da parte di Oliver Cromwell, la Great Hill fu trasformata in grande caserma.
    Fu ripristinata come ambiente destinato a cerimonie nel 1880 durante il Regno della Regina Vittoria.

    Il soffitto originario del 1511 si è conservato, mentre le decorazioni sono di età rinascimentale.

    La Great Hall viene ancora usata, in alcune occasioni importanti, per cerimonie di Stato.

    Attualmente essa ospita una interessante esposizioni di armi e armature d’ecpoca e conserva le “antiche chiavi” del Castello.

    Scottish National War Memorial

    Lo Scottish National War Memorial fu realizzato all’indomani della Prima guerra mondiale per ricordare tutte le vittime del conflitto e in particolare gli uomini e le donne che caddero servendo i reggimenti della Scozia.

    Anticamente nel sito che ospita il Museo era una Chiesa, la St Mary’s Church, di epoca medievale poi trasformata nel 1540 in deposito di munizioni e infine demolita alla fine del XVIII secolo per far posto ad una caserma.

    L’edificio è in Art Deco ed è opera dell’architetto Scozzese Robert Lorimer.

    All’esterno si trovano statue che simboleggiano i valori dei combattenti: il Coraggio, la Pace, La Giustizia e la Misericordia. La statua centrale che rappresenta l’Araba fenice simboleggia la rinascita dello spirito

    All’interno dell’edificio ci sono statue di marmo, bronzo e ferro che ripropongono scene del conflitto i cui autori sono tra i principali artisti scozzesi. Anche le vetrate presentano raffigurazioni che richiamano alla Grande Guerra.
    Vi è inoltre una cappella, sovrastata dalla statua di San Michele Arcangelo, con una bara e l’elenco di tutti i caduti scozzesi.

    Esso è stato inaugurato il 14 luglio 1927 dal Principe di Galles, in futuro divenuto Re ‘Inghilterra come Edoardo VIII.

    National War Museum Of Scotland

    Il War Museum of Scotland è parte, da un punto di vista amministrativo del National Museums of Scotland.

    L’edificio in cui si trova risale al 1755 ed era originariamente un deposito di munizioni. Riadattato per ospitare il Museo che è stato inaugurato nel 1933.
    Negli anni ha cambiato denominazione, inizialmente chiamato Scottish Naval and Military Museum e poi Scottish United Services Museum prima di prendere il nome attuale.

    Esso attraverso la sua ricca collezione consente al visitatore di ripercorrere gli ultimi 400 anni della storia militare della Scozia.
    Al suo interno sono contenuti documenti, uniformi d’epoca, armi e medaglie dal XVI secolo in avanti delle varie epoche arricchite da modellini ricostruiti in scala.
    Nel museo sono conservati anche oggetti personali appartenuti ai soldati e lettere inviate da questi ultimi ai familiari dal fronte.
    Alcune mostre permanenti consentono infine di ricostruire la vita militare e le fasi di combattimento.

    L’ingresso a questo museo, così come agli altri musei presenti nell’area, The Royal Scots Regimental Museum e The Regimental Museum of the Royal Scots Dragoon Guards, è compreso nel biglietto di ingresso al Castello.

    Mons Meg

    All’esterno della St. Margaret’s Chapel si trova il Mons Med, un grande cannone cosiddetto da assedio poiché aveva la funzione di difendere il castello dagli assalti del nemico.

    Esso risale al XV secolo ed è uno dei cannoni più antichi al mondo. E’ stato realizzato a Mond in Belgio e al suo tempo rappresentava un esempio di avanzata tecnologia militare. Ha un peso di circa sei tonnellate ed è in grado di sparare palle di pietra di 150 kg.

    Esso fu donato insieme ad un altro cannone con le stesse caratteristiche al Re Giacomo II di Scozia nel 1457. Fu usato per la prima volta nel 1460 al Rocburgh Castle, durante la battaglia contro gli inglesi in cui Re Giacomo II trovò la morte ucciso dall’esplosione dell’altro cannone.
    Sebbene sia stato successivamente usato con successo, la difficoltà nello spostamento dovuto al suo enorme peso, indusse gli Scozzesi a tenerlo al Castello di Edimburgo per utilizzarlo esclusivamente in occasione di particolari eventi.

    Nel 1588 fu utilizzato per festeggiare il matrimonio della Regina Stuarda con il futuro sovrano francese Francesco II nel 1558. In quell’occasione la palla di cannone sparata giunse fino al sito che ospita attualmente il Royal Botanic Garden distante dal castello oltre 3 km.
    Il cannone fu utilizzato per l’ultima volta il 14 ottobre del 1682 per il compleanno di Giacomo II, Re d’Inghilterra quando esplose la canna, lasciando dei segni ancora visibili.

    Nel 1754 esso fu portato nella Torre di Londra, dove è rimasto fino al 1829, poi l’intervento dello scrittore Sir Walter Scott convinse il sovrano inglese Giorgio IV a riportarlo al Castello di Edimburgo, dove lo accolse una grande manifestazione di “bentornato”.

    One O’Clock Gun

    Nella zona nord del Castello, nella Mills Mount Battery si svolge la cerimonia dell’One O’Clock Gun, il cannone che dal 1861 quasi ogni giorno spara per indicare agli abitanti le ore 13.00.
    Ancora oggi, infatti, dal lunedì al sabato escluso il venerdì santo e il 25 dicembre, si rinnova una tradizione che risale ai tempi in cui esso era un segnale orario per le navi che stazionavano nel porto di Leith e nel Firth of Forth.
    Esso è stato utilizzato per la prima volta il 7 giugno del 1861.
    Fu un ufficiale scozzese, Wauchope, ad ideare uno strumento in grado di dare un segnale orario ai marinai. Tale marchingegno prese il nome di Time-ball, cioè “palla del tempo”, la quale è oggi collocato sopra il Nelson Monument di Calton Hill. La palla veniva fatta cadere lungo un’asta alle ore 13.00 in punto.
    Poiché però la palla non sempre era visibile a causa della nebbia si pensò di abbinare alla scorrere della palla lo sparo di un cannone di 64 libbre collocato sulla Half Moon Battery e azionato da quattro uomini. Il rumore dello sparo si udiva nitidamente dal porto distante circa 3 km. Negli anni si realizzarono anche delle tabelle, che tengono conto della velocità del suono, per individuare l’orario preciso in base alla distanza in cui ci si trova dal Castello nel momento dello sparo.
    Oggi la cerimonia continua ad avere luogo ed è divenuta una curiosa attrazione turistica.

    Prigioni di guerra

    All’interno del Castello ha sede un’esibizione permanente che ha come tema l’utilizzo che è stato fatto del Castello come luogo di detenzione per i prigionieri.
    L’esibizione in particolare si occupa dei militari reclusi nel castello nel XVIII e negli inizi del XIX secolo quando il Castello ospitò prima prigionieri della Guerra dei sette anni (1756-1763), poi della Guerra d’indipendenza americana (1175-1883) e infine delle Guerre napoleoniche (1803-1815).
    I prigionieri erano di diverse nazionalità: francesi, americani, olandesi, irlandesi, danesi, polacchi e spagnoli.
    L’esposizione consente di osservare anche alcune creazioni dei carcerati, tra questa un modellino in scala di una nave e una macchina per creare banconote false.
    Anche nei secoli precedenti il Castello era utilizzato tuttavia come carcere. Già in età medievale i criminali comuni erano reclusi nelle prigioni sotterranee del Castello.
    Nel XVI secolo il Castello ospitava prigionieri di guerra, marinai nemici, pirati e donne accusate di stregonerie. Le esecuzioni pubbliche si svolgevano nell’area dove oggi c’è la Esplanade dove i condannati erano impiccati, decapitati o bruciati al rogo.
    Nel XVII secolo all’interno del Castello erano praticate anche torture.
    Proprio in riferimento alla sua funzione di carcere e alle torture che al suo interno erano praticate, sono nate varie leggende in base alle quali il Castello sarebbe infestato dai fantasmi. D Edimburgo si organizzano specifici Ghost Tours che permettono ai curiosi di conoscere le storie di alcuni di questi spiriti, tra i quali celebri quelli del Castello: il suonatore di cornamusa, il tamburino decapitato e altri prigionieri francesi e inglesi.

    Vedute panoramiche

    Il Castello si trova dall’alto della collina in cui si trova consente ai visitatori di godere di uno spettacolo panoramico unico. Il punto migliore per l’osservazione è Argyle Battery.
    Da qui verso Nord si possono vedere Princes Street e la New town di Edimburgo. La veduta arriva fino a Firth of Forth e anche oltre. Nelle giornate più nitide si può scorgere anche Ben Lomond.
    Guardando verso Sud si possono vedere The Pentland Hills, mentre a Est e a Ovest tutta la Regione del Lothian.