Zona
OLD TOWN
The Mound, Princes Street
Orari
Il museo rimane chiuso il 25/12, il 26/12 e fino alle ore 12.00 del 01/01.
Settembre-Luglio
Venerdì-Mercoledì 10.00-17.00, Giovedì 10.00-19.00
Agosto
Venerdì-Mercoledì 10.00-18.00, Giovedì 10.00-19.00
Prezzi
L’ingresso è gratuito.
L’accesso ad alcune mostre temporanee potrebbe essere a pagamento.
Da non perdere
The Three Graces di Antonio Canova
Montagne Sainte-Victoire di Paul Cézanne
Vision after the Sermon di Paul Gauguin
The Virgin and Child with Saint Andrew and Saint Peter di Cima da Conegliano
The Lomellini Family di Antoon Van Dyck
The Trinity Altarpiece di Hugo van der Goes
Fábula e Christ Blessing di El Greco,
The Virgin and Child with Saints Jerome, Peter, Francis and an Unidentified Female Saint di Lorenzo Lotto
Madonna and Child di Lorenzo Monaco
The Seven Sacraments di Nicolas Poussin
The Reverend Robert Walker Skating on Duddingston Loch e Mrs Robert Scott Moncrieff di Sir Henry Raeburn
The Holy Family with a Palm Tree, The Bridgewater Madonna e The Madonna del Passeggio di Raffaello
Self-Portrait di Rembrandt van Rijn
Diana and Callisto, Diana and Actaeon, The Three Ages of ManThe Virgin and Child with St John the Baptist and an Unidentified Saint e Venus Anadyomene di Tiziano
Christ in the House of Martha and Mary di Johannes Vermeer
Descrizione
La National Gallery of Scotland, letteralmente “Galleria Nazionale di Scozia” è un museo d’arte che rappresenta una delle principali attrazioni della Scozia ed è il secondo luogo più visitato dai turisti ad Edimburgo. Essa è ospitata in un edificio che sorge nell’area detta The Mound, in stile neoclassico, completato nel 1859 su progetto dell’architetto William Henry Playfair e. La collezione particolarmente prestigiosa che esso ospita rende la galleria una delle più importanti dell’intera Gran Bretagna e comprende opere di artisti scozzesi ed internazionali di un lungo periodo che va dal Primo Rinascimento alla fine dell’Ottocento. Sebbene non comprenda un numero elevatissimo di opere è comunque ricca di prestigiosi capolavori.
Esso, dopo l’ultimo intervento del 2004, si compone di tre differenti ambienti:
la Galleria vera e propria, che si sviluppa lungo tre piani ed è sede della ricca collezione;
l’Accademia, ristrutturata nel 2003, i cui due piani espositivi ospitano mostre temporanee internazionali;
Gardens Entrans, realizzata nel 2004, che collegano i due edifici e rappresentano un’area destinata alla sala conferenze, all’ufficio informazioni, allo shop e al ristoro. Da essi si può avere una vista suggestiva dei Princes Street Gardens.
Edifici
Gli edifici che ospitano la Scottish National Gallery e la Royal Scottish Academy sebbene appaiono come due strutture separate sono in realtà state concepite sin dal progetto originario insieme. Il progetto fu dell’architetto scozzese William Henry Playfair. Il progetto gli fu commissionato dal Royal Institute, istituto nato nel 1819 per la tutela delle Belle arti e per promuovere l’arte attraverso l’organizzazione di mostre. Il Royal Institute cominciò a raccogliere opere d’arte e commissionò la realizzazione di un primo edificio che fungesse da sede. Esso fu aperto nel 1828 sul The Mound. L’edificio si presentava però troppo austero architettonicamente e di modeste dimensioni visto l’ingrandirsi della collezione. Nel frattempo nel 1838 si costituì anche la Royal Scottish Academy, che raccoglieva artisti e architetti che intendevano tutelare e valorizzare l’espressione artistica in Scozia. Il nuovo istituto, che si aggiungeva al preesistente Royal Institute, considerò urgente e necessaria la realizzazione di un nuovo e più ampio edificio.
Si affidò così all’architetto Playfair il compito di progettare la nuova costruzione. Il 20 agosto del 1850 iniziarono i lavori inaugurati dal principe Alberto di Scozia. L’edificio fu completato e aperto al pubblico nel 1859. Originariamente era diviso in due parti. Nel lato orientale vi era la sede delle gallerie della Royal Scottish Academy, nel lato occidentale la sede della collezione del Royal Institute.
All’inizio del XX secolo il Parlamento decise il trasferimento della Royal Scottish Academy dai locali delle Gallerie concedendogli un adeguato spazio nei locali che ospitavano il Royal Institute e il diritto di tenere lì una mostra annuale.
Da quel momento l’edificio che prima ospitava il Royal Institute prese il nome di “The Royal Scottish Academy”. Per l’occasione l’interno della struttura fu ridefinita dall’architetto William Thomas Oldrieve. Successivamente essa è stata modernizzata ed è divenuta uno spazio espositivo di livello internazionale.
Nel 1970 nella struttura della National Gallery furono realizzate nuove gallerie.
Infine nel 2004 è stato realizzato uno spazio sotterraneo di collegamento tra gli edifici della Royal Scottish Academy e dello Scottish National Gallery su progetto della società John Miller & Partners. Quest’area di collegamento è stata aperta al pubblico nell’agosto del 2004 ed è stata denominata Weston Link, anche se poi ha assunto il nome di Gardens Entrance. Essa prevede l’accesso dai limitrofi The Princes Street Gardens e comprende al suo interno una grande sale conferenza, un centro di educazione, un ufficio informazioni, un punto shop, un ristorante e vari servizi per i visitatori.
Il complesso edilizio è la costruzione importante di Playfair, l’architetto scozzese più famoso del XIX secolo. Per l’attuale edificio della Royal Scottish Academy è in stile classico con sculture e decorazioni che riflettono l’ordine dorico. Per creare un effetto di contrasto l’architetto ha invece utilizzato per l’edificio della National Gallery l’ordine ionico. Essi formano un’unione armonica che si è materializzata con la realizzazione del moderno collegamento sotterraneo in stile moderno ma sostanzialmente coerente con l’impianto architettonico generale.
Collezione
La collezione comprende opere d’arte realizzate tra il primo Rinascimento e la fine del XIX secolo. Inizialmente il museo comprendeva le opere di proprietà della Royal Institution, per poi crescere costantemente ed assumere l’attuale dimensione. La sua collezione è stata definita dagli addetti ai lavori come la più bella tra le piccole collezioni. I momenti che hanno segnato la crescita del patrimonio artistico del museo sono stati soprattutto tre: nel 1946, nel 1961 e a cavallo tra il XX e il XXI secolo.
Nel 1946 i duchi di Sutherland hanno concesso in prestito permanente al museo riconfermando l’impegno nel 2009 almeno fino al 2030 la collezione Bridgewater, che prende il nome dal duca che la acquistò nel 1798 a Londra, dove era giunta proveniente dalla Francia. Essa nel XVIII secolo era appartenuta al Duca D’Orleans e comprendeva opere di Raffaello, di Tiziano, un autoritratto di Rembrandt e di Poussin, tra cui la seconda serie dell’opera chiamata Sette Sacramenti.
Nel 1961 al museo è stata donata la collezione Maitland, ricca di opere dell’ Impressionismo francese.
Tra la fine del XX e l’inizio del XXI secolo il Direttore della galleria Timothy Clifford ha raccolto ulteriori capolavori. In particolare, oltre ad opere del Botticelli, del Bernini, del Guercino e di Guido Reni, nel 1996 ha acquistato insieme al Victoria and Albert Museum di Londra le Tre Grazie di Antonio Canova dal Duca di Bedford.
La sezione più completa del museo è ovviamente quella dedicata agli artisti scozzesi tra cui i principali sono:
David Allan, Robert Burns, Sir David Young Cameron, Alexander Carse, James Drummond, William Dyce, Andrew Geddes, Peter Graham, Sir James Guthrie, Gavin Hamilton, Edward Atkinson Hornel, Robert Scott Lauder, William York Macgregor, William MacTaggart, Horatio McCulloch, John Phillip, Allan Ramsay, Sir Henry Raeburn, David Roberts, William Strang, Sir David Wilkie.
Il nucleo centrale del museo è rappresentato dalla collezione della Royal Academy che comprende dipinti di:
Jacopo Bassano, Giambattista Tiepolo e Antoon Van Dyck.
All’interno della galleria si trovano inoltre opere di numerosissimi artisti, tra i quali:
Francis Bacon, Federico Barocci, Gian Lorenzo Bernini, William Blake, Sandro Botticelli, Francois Boucher, Antonio Canova, Giovanno Battista Cima da Conegliano, Gustave Courbet, Ludovico Carracci, Paul Cezanne, Jean Siméon Chardin, John Constable, Aelbert Cuyp, Cima da Conegliano, Bernardo Daddi, Gerard David, Edgar Degas, Eugène Delacroix, Domenichino, Albrecht Dürer, Antoon van Dyck, , Adam Elsheimer, John Emms, Thomas Gainsborough, Paul Gauguin, Hugo van der Goes, Francisco de Goya, El Greco, Jean Baptiste Greuze, Guercino, Frans Hals, Meindert Hobbema, Hans Holbein the Younger, Dominique Ingres, Claude Lorrain, Lorenzo Lotto, Lorenzo Monaco, Claude Monet, Berthe Morisot, Giovanni Battista Piranesi, Camille Pissarro, Nicolas Poussin, Raffaello, Rembrandt van Rijn, Guido Reni, Sir Joshua Reynolds, Peter Paul Rubens, Andrea del Sarto, Pieter Jansz Saenredam, Georges Seurat, Jan Steen, Tintoretto, Tiziano, Joseph Mallord William Turner, Vincent Van Gogh, Diego Velázquez, Vitale da Bologna, Johannes Vermeer, Leonardo da Vinci, Veronese, Antoine Watteau, Francisco de Zurbaran
Principali opere
The Three Graces
di Antonio Canova
Montagne Sainte-Victoire
di Paul Cézanne
Vision after the Sermon
di Paul Gauguin
The Virgin and Child with Saint Andrew and Saint Peter
di Cima da Conegliano
The Lomellini Family
di Antoon Van Dyck
The Trinity Altarpiece
di Hugo van der Goes
Fábula
Christ Blessing (The Saviour of the World)
di El Greco
The Virgin and Child with Saints Jerome, Peter, Francis and an Unidentified Female Saint
di Lorenzo Lotto
Madonna and Child
di Lorenzo Monaco
The Seven Sacraments
di Nicolas Poussin
The Reverend Robert Walker Skating on Duddingston Loch
Mrs Robert Scott Moncrieff
di Sir Henry Raeburn
The Holy Family with a Palm Tree
The Bridgewater Madonna
The Madonna del Passeggio
di Raffaello
Self-Portrait
di Rembrandt van Rijn
Diana and Callisto
Diana and Actaeon
The Three Ages of Man
The Virgin and Child with St John the Baptist and an Unidentified Saint
Venus Anadyomene
di Tiziano
Christ in the House of Martha and Mary
di Johannes Vermeer
The Prints and Drawings Collection
All’interno della Scottish National Gallery è presente la The Prints and Drawings Collection, una ricchissima collezione di lavori su carta dal Rinascimento a tutto il XIX secolo e la Research Library, un archivio di 50.000 volumi comprendente materiale relativo alle collezioni, alle esposizioni e alla storia del museo.