Zona
NEW TOWN
1 Queen Street
Orari
Il museo rimane chiuso il 25/12, il 26/12 e fino alle ore 12.00 del 01/01. Per i visitatori che arrivano in auto sono disponibili parcheggi gratuiti.
Venerdì-Mercoledì 10.00-17.00
Giovedì 10.00-19.00
Prezzi
Ingresso gratuito.
L’accesso ad alcune mostre temporanee potrebbe essere a pagamento.
Da non perdere
James Hepburn, Earl of Bothwell del 1566
Agnes Douglas, Countness of Argyll di Adrian Vanson
Queen Mary of Scotland del 1610
Self-portrait di George Jamesone
Lord Mungo Murray in plaid di John Michael Wright
Self-portrait di John Baptist Medina
Flora Macdonald di Richard Wilson
David Hume di Allan Ramsay
Adam Smith di Hugh Douglas Hamilton
Robert Burns di Alexander Nasmyth
Sir Walter Scott di Henry Raeburn
Cronologia
Fine XVIII sec. La collezione di David Erskine, Conte di Buchan, comprendeva ormai un considerevole numero di ritratti.
1885 John Ritchie Findlay finanziò la realizzazione di un edificio che contenesse una collezione di ritratti di scozzesi famosi. I
1890 Si conclusero i lavori per la realizzazione di una galleria su progetto dell’architetto Sir Rowand Anderson
1989 La Protrait Gallery cominciò a commissiare opere ad artisti contemporanei
2009 Si affidò allo studio di architetti PagePark un’opera di ristrutturazione del palazzo che ospitò la galleria.
2011 Il 1 dicembre la struttura restaurata, ridefinita negli spazi interni e ampliata fu aperta al pubblico.
Descrizione
La Scottish National Portrait Gallery è un museo d’arte che ospita una ricca collezione di ritratti di scozzesi e una collezione nazionale di fotografia.
L’edificio in stile vittoriano che ospita la galleria si trova nella Queen Street, nella New Town.
E’ il primo museo del mondo ad essere stato creato con lo scopo di raccogliere ritratti e ogni anno accoglie circa 200.000 visitatori. Il museo è amministrato dalla National Galleries of Scotland.
Il nucleo originario della collezione fu l’insieme dei ritratti di proprietà di David Erskine, Conte di Buchan e fondatore della Società degli Antiquari della Scozia. Egli disponeva alla fine del 1700 di una importante collezione di opere raffiguranti scozzesi illustri.
Nel XIX secolo molti uomini di cultura scozzese cominciarono a caldeggiare l’idea della realizzazione di una Galleria Nazionale, ma il governo non appoggiò la proposta.
John Ritchie Findlay, proprietario del giornale locale Scotsman, finanziò personalmente l’iniziativa, mettendo a disposizione per la realizzazione dell’edificio che avrebbe poi contenuto la collezione. A progettare la costruzione fu l’architetto Sir Rowand Anderson che realizzò anche la Edinburgh Medical School.
I lavori iniziarono nel 1885 e si conclusero nel 1890.
Si applicò uno stile architettonico moderno, che doveva conciliare l’esigenza di presentarsi accogliente e confortevole agli occhi dei visitatori e al tempo stesso rappresentare una sorta di tempio o santuario dei personaggi scozzesi che venivano celebrati attraverso i ritratti esposti.
Il nucleo della collezione era composta esclusivamente di ritratti di scozzesi e la Galleria negli anni si è andata ulteriormente arricchendo. Le opere, sebbene siano rigorosamente ritratti di personaggi famosi della Scozia, non necessariamente sono realizzati da scozzesi.
A partire dal 1982 la Galleria ha adottato una politica finalizzata ad ampliare la collezione, commissionando ritratti ad artisti contemporanei. Il primo ritratto contemporaneo ad essere commissionato fu quello del fondatore della Galleria John Ritchie Findlay.
Dalla sua nascita l’edificio che ospitava la Galleria è stato anche sede di numerose società di carattere scientifico. Dopo che l’ultima di queste ha lasciato l’edificio si decise di effettuare una profonda opera di restauro.
Tra il 2009 e il 2011 lo studio di architetti PagePark una profonda ristrutturazione e ridefinizione degli spazi del Palazzo. Da un lato è stato recuperata la forma originaria del progetto di Rowan Anderson ed esaltato lo stile vittoriano che lo contraddistingueva, compiendo una profonda opera di restauro, eliminando nel contempo le aggiunte successive, quali pareti divisorie o contro soffitti, aprendo le finestre che erano state nascoste e riscoprendo il porticato in pietra visibile nella Sala Ramsay. Dall’altro lato sono stati introdotti elementi finalizzati a rendere la struttura più accessibile e confortevole con la realizzazione di un ascensore con porte in vetro, una nuova galleria destinata ad ospitare la collezione fotografica, nuovi spazi dedicati allo studio e alla ricerca e una zona ristoro. La Galleria è stata riaperta al pubblico il 1 dicembre del 2001.
Dopo quest’intervento e l’incremento dello spazio a disposizione, che ha consentito l’esposizione di ulteriori 849 opere, la Galleria ha cominciato a raccogliere non solo ritratti di individui scozzesi ma anche rappresentazione di paesaggi o eventi chiaramente riconducibili alla Scozia. Inoltre è presente una ricca collezione fotografica.
All’interno della struttura sono presenti anche una sala stampe, un archivio di negativi una sezione di approfondimento e una libreria accessibili per i visitatori su prenotazione.
Edificio
Esterno
La Scottish National Portrait Gallery è ospitata in un grande edificio realizzato in stile neo-gotico edificio in arenaria rossa. Nella parte nord ed est sono presenti sculture decorative di personaggi celebri che si affacciano su Queen Street e North St Andrew Street. All’ingresso ci sono invece le statue di William Wallace e Robert the Bruce che sembrano vigilare sull’accesso.
Interno
La sala principale ha la funzione di introdurre il visitatore alla storia scozzese. La Galleria si sviluppa orizzontalmente in maniera simmetrica ai lati della sala e verticalmente su tre piani che ospitano l’esposizione permanente e le numerose mostre temporanee.
A piano terra è presente il monumento dedicato al filantropo fondatore della Galleria, fondatore, John Ritchie Findlay.
Lungo la balaustra posta al primo piano C’è un fregio dipinto da William Hole, in cui sono rappresentati numerosi scozzesi celebri collocati secondo un ordine cronologico che va dal più recente al più antico. Il primo personaggio raffigurato è Thomas Carlyle, poi a seguire, tra gli altri David Livingstone, James Watt, Robert Burns, Adam Smith, David Hume, il re Stuart, Robert the Bruce e San Ninian.
Nel primo piano ci sono alcuni grandi dipinti murali. Essi rappresentano scene memorabili della storia scozzese.
Collezione
Attualmente la collezione comprende circa 3.000 opere, tra pitture e sculture, 25.000 tra disegni e stampe. La collezione fotografica comprende invece circa 38.000 esemplari.
Le varie opere consentono al visitatore di ripercorrere la storia della Scozia, conoscendone i personaggi più illustri, che ne hanno fatto la storia o l’hanno resa celebre al mondo. I ritratti più antichi risalgono al Rinascimento e sono per la maggior parte dipinti che ritraggono sovrani o nobili o stampe di ecclesiastici e di scrittori realizzati da artisti scozzesi ma anche stranieri.
XVI secolo
Al tempo della Riforma le rappresentazioni religiose erano evitate. Ciò determinò l’affermarsi di una pittura basata essenzialmente sul ritratto. In particolare erano dipinti ritratti esponenti della corte reale o di aristocratici.
Il più antico ritratto è del 1507 ed è il ritratto Giacomo IV di Scozia.
A quest’epoca si fa risalire la nascita di un titolo, quello di “pittore del Re di Scozia”. Il primo a potersene fregiare fu Arnold Bronckhorst che nel 1581 dipinse il Reggente Morton.
XVII secolo
Uno dei cicli più importanti è quello dei ritratti della Regina Maria di Scozia e della sua famiglia. I ritratti della Regina sono due, di cui il più antico non è comunque a lei contemporaneo ma postumo. E’ stato infatti realizzato nel 1607, 20 anni dopo la sua morte. Altri ritratti riguardano i suoi tre mariti. Altri ancora raffigurano la regina in scene della sua vita.
Il primo ritratto di un pittore scozzese è del 1633 secolo. Il ritratto di Carlo I, opera di George Jameson, che ritrasse il re in occasione della sua visita ad Edimburgo.
Nel XVII secolo operò John Baptist Medina, ultimo “King Painter” di Scozia prima della nascita del Regno Unito.
Al 1683 risale il primo ritratto di una figura intera. Si tratta di Lord Mungo Murray che indossa un plaid mentre va a caccia.
Alla fine del 1600 si affermò anche l’usanza di dipingere personaggi in tartan.
XVIII secolo
Dopo la Rivoluzione Giacobita il tartan fu vietato, tuttavia venne ripristinato alcuni decenni dopo e cominciarono a riapparire dipinti di nobili in tartan. Ad esempio l’opera di Richard Wilson ritrae Flora MacDonald che indossa un tartan.
L’arte scozzese ebbe un importante sviluppo nel 1700 e a questo periodo risalgono i 15 ritratti di Henry Raeburn e i 13 di Allan Ramsay.
A questo periodo risale la produzione di Tassie James, l’artista che può vantare il maggior numero di sue opere, ben 58, esposte nel museo. Le sue opere, realizzate con tecniche particolari, erano dette “medaglioni”.
XIX secolo
Sono numerosi gli artisti le cui opere trovano spazio all’interno della Galleria. A questo periodo risalgono le fotografie esposte nella importantissima collezione.
XXI secolo
Tra gli artisti più recenti che vantano proprie opere nel museo vanno ricordati gli Scozzesi John Bellany e John Byrne. Tre i ritratti vale la pena segnalare Alex Ferguson di David Mach, Douglas Douglas-Hamilton, Duke of Hamilton di Oskar Kokoschka, Ian Wilmut di Wendy McMurdo, James Hamilton, Duca di Hamilton di Daniel Mytens, Robin Jenkins di Jennifer McRae e Winnie Ewing di Norman Edgar
Principali ritratti
James Hepburn,Earl of Bothwell del 1566
Agnes Douglas del 1599 di Adrian Vanson
Queen Mary of Scotland del 1610
Self-portrait del 1642 di George Jamesone
Lord Mungo Murray in plaid del 1683 di John Michael Wright
Self-portrait del 1698 di John Baptist Medina
Flora Macdonald del 1747 di Richard Wilson
David Hume del 1766 di Allan Ramsay
Adam Smith di James Tassie
Robert Burns del 1787 di Alexander Nasmyth
Sir Walter Scott del 1822 di Henry Raeburn
Collezione fotografica
All’interno della galleria sono presenti circa 30.000 fotografie che rappresentano la Scozia, personaggi scozzesi celebri, momenti di vita quotidiana di cittadini comuni, eventi vari. Le prime risalgono al XIX secolo.
Tra le varie foto di grande pregio le fotografie di Thomas Annan realizzate a Glasgow. Di particolare valore storico quelle realizzate nei quartieri popolari della città scozzese tra il 1868 e il 1871.