Basilea

Svizzera, autostrade e…semafori

Mi è capitato molto di viaggiare in auto ma voglio raccontare un’esperienza vissuta pochi giorni fa viaggiando lungo le strade della Svizzera. Percorrendo l’autostrada numero 2, ossia la E35, che raggiunge Basilea, in prossimità del San Gottardo, ad alcuni km di distanza dalla galleria, c’era una lunghissima coda. All’inizio, dal momento che la data era da bollino rosso, ho immaginato la presenza rallentamenti dovuti al grande traffico magari in corrispondenza di un tratto con lavori in corso. Tuttavia, poiché il tempo passava e le auto erano praticamente ferme, è stato inevitabile pensare ad un incidente che ostruiva il passaggio ai mezzi, costretti a oltrepassare il blocco lentamente. Andando avanti a poco poco, percorrendo pochi metri alla volta, alla fine si è svelato l’arcano. C’erano dei semafori lungo l’autostrada! Forse c’erano sempre stati, i tabelloni non erano provvisori, ma non mi era mai capitato di notarli, né tantomeno di trovarli accesi! È necessario sottolineare che i semafori non dovevano regolare alcun incrocio, né creare spazio per veicoli che si immettevano da corsie laterali. No, l’impressione è che i semafori servissero esclusivamente a creare in modo artificiale la coda! Questa strana trovata era forse legata a ragioni di sicurezza, vista la vicina presenza della galleria. Limitando il flusso dei veicoli, avranno pensato, si limita il pericolo. Allora, viene da pensare, perché non chiudere direttamente l’autostrada! Onestamente non viene in mente nessun motivo ragionevole per il quale si doveva creare in maniera del tutto volontaria, una coda di parecchi km, costringendo decine e decine di famiglie in viaggio a soffrire per ore sotto il sole estivo. Peraltro tante auto si sono dovute fermare con il motore cotto (comprensibile vista la temperatura esterna di ben oltre 30 gradi), mentre molti degli automobilisti reduci inveivano contro la causa di questa coda e presumibilmente contro gli autori di questa invenzione!