Davanti alla Cattedrale di Santa Maria del Fiore e vicino all’Arcivescovado si trova il Battistero di San Giovanni Battista, dedicato al Santo Patrono di Firenze.
All’origine esso era al di fuori delle mura cittadine ma con la realizzazione della “quarta cerchia” esso si ritrovò inserito nella nuova cerchia muraria. Gli edifici che lo circondavano vennero invece abbattuti per creare l’attuale Piazza San Giovanni.
Descrizione
Esterno
Il Battistero, la cui facciata è realizzata con lastre di marmo bianco di Carrara e marmo verde di Prato, ha una pianta è di forma ottagonale, è sovrastato da una cupola a otto spicchi, la quale è però coperta all’esterno da pareti laterali e da un tetto piramidale. Richiama lo stile romanico cui si richiamava l’architettura fiorentina nel XIII secolo.
Esso fu realizzato probabilmente sulle rovine di un antico edificio pagano risalente all’epoca romana. Nel sotterraneo si trovano infatti resti di una casa di età romana con pavimenti a mosaico. Un primo Battistero fu edificato nel IV-V secolo e la struttura attuale è l’esito di ampliamenti e interventi effettuati nei secoli successivi.
Nel XII secolo la pietra arenaria fu sostituita da tarsie bianche e verdi e furono aggiunti il terzo ordine con il tetto piramidale sovrastato dalla lanterna. Nel XIII secolo l’edificio assunse la forma attuale con la sostituzione dell’abside semicircolare con una struttura rettangolare.
Porte
L’ingresso avviene attraverso tre stupende porte di bronzo.
La Porta Sud è la porta più antica, realizzata da Andrea Pisano nel periodo 1330-1336.
Essa era originariamente posta nella parte est, poi invece fu sostituita e spostata a sud, dove si trova attualmente. E’ divisa in 28 riquadri, in venti dei quali sono rappresentati episodi della vita di San Giovanni Battista e negli otto inferiori le Virtù Cristiane. Il fregio che racchiude i disegni è opera di Vittorio Ghiberti mentre le sculture bronzee poste sulla trabeazione che rappresentano San Giovanni Battista, Salomé e il suo assassino, furono realizzate da Vincenzo Danti nel 1570.
La porta nord fu la seconda porta ad essere realizzata. Il lavoro fu affidato a Lorenzo Ghiberti, che vinse l’apposito bando indetto nel 1401 superando persino Brunelleschi.
Nei venti riquadri superiori sono rappresentate scene del Nuovo Testamento mentre nelle otto formelle più in basso troviamo gli Evangelisti e i Padri della Chiesa. Lorenzo Ghiberti ha realizzato anche le storie della vita di Cristo che ornano i battenti.
Sulla trabeazione vediamo il gruppo scultoreo raffigurante la Predica del Battista opera di Giovan Francesco Rustici. Infine l’aquila di Calimala che sorregge il ‘torsello’ è rappresentata sopra la finestra.
La porta est è anche denominata “Porta del Paradiso”, così come la definì Michelangelo . Ne fu autore Lorenzo Ghiberti, cui fu affidata perché la realizzasse insieme a Luca della Robbia e agli altri artisti della sua bottega. E’ diversa dalle altre due porte poiché presenta un numero diverso di formelle. Si divide infatti in dieci formelle di grandi dimensioni. In esse sono rappresentate scene dell’Antico Testamento, realizzate con nuovi accorgimenti prospettici e utilizzando la tecnica di Donatello dello “stiacciato”.
Sopra le porte sono presenti delle sculture, realizzate nel 1502 dal Sansovino e da Innocenzo Spinazzi. Le colonne in porfido che cingono lateralmente la porta furono un dono dei pisani alla città di Firenze per l’appoggio militare che i fiorentini offrirono nel 1117 contro l’assedio dei lucchesi.
Interno
Il rivestimento in marmo dell’interno fu realizzato intorno alla fine del l’XI secolo. Il pavimento è decorato con tarsie di pregio che richiamano nei disegni l’arte orientale. Gli elementi più evidenti rappresentati sono i segni zodiacali. Il pavimento sembra richiamare ad una grande tappeto, mentre la presenza del marmo, di grandi colonne richiama al Pantheon di ispirazione romana. A conferma di ciò sono presenti due sarcofagi alla destra dell’abside: il primo appartiene al Vescovo Ranieri e porta un’iscrizione nel 1112, il secondo custodisce le spoglie di Baldassarre Cossa, l’antipapa, opera di Donatello e Michelozzo che lo eseguirono tra il 1421 e il 1427.
Altri elementi decorativi sono una fonte battesimale realizzata alla fine del XIV secolo da un esponente della scuola di Andrea Pisano, delle acquasantiere poggiate su colonne tortili e un candelabro in stile gotico. La maggior parte degli arredi in passato presenti nel Battistero sono stati spostati nel Museo dell’Opera del Duomo.
I mosaici che ricoprino la cupola furono realizzati da Jacopo Torriti e secondo alcune fonti da Cimabue e suoi seguaci. La scena principale, rappresentata su tre degli otto spicchi, è il Giudizio universale con la presenza del Cristo in veste di giudice. Negli altri spicchi sono disegnate Storie di San Giovanni Battista, DI Gesù, di San Giuseppe e della Genesi.
Nella parte più alta della cupola, al centro, sono invece rappresentati degli angeli disposti nel loro ordine gerarchico.
Orari
L’entrata avviene tramite Porta Nord
L’accesso è consentito fino a 30 minuti prima dell’orario di chiusura
Lunedì-Sabato: ore 11.15 – 19.00
Domenica: ore 8.30 – 14.00
Primo Sabato del mese: ore 8.30 – 14.00
Lunedì di Pasqua: ore 8.30 – 19.00
25 aprile: ore 8.30 – 19.00
1 Maggio: ore 8.30 – 19.00
Giovedì, Venerdì, Sabato santi: 8.30 – 19.00
Chiusa a Capodanno, Pasqua, 8 Settembre, 24 Dicembre, Natale.
Biglietti
I biglietti si acquistano di fronte alla Porta Nord, presso il Centro Arte e Cultura, Piazza San Giovanni 7.
Biglietto intero: € 5,00
Biglietto multiplo (Battistero+S.Reparata+Campanile+Museo): € 15,00
Biglietto multiplo (Battistero+S.Reparata+Cupola+Campanile+Museo): € 23,00
Ingresso gratuito: per la festa di San Giovanni Battista (24 giugno).