Origine del nome
Yangon anticamente si chiamava Dagon e il suo nome attuale significa “fine del conflitto”.
Storia
Le prime testimonianze su Yangon risalgono all’XI secolo, quando la città era solo un piccolo borgo abitato da pescatori. Un’altra tappa importante della sua storia è il 1755, quando il Re Alaungpaya la conquistò dandole il nome con cui è ancora oggi conosciuta. Tra il 1824 e il 1826 la prima Guerra anglo-birmana culminò con la conquista della città da parte degli inglesi che fu poi restituita ai birmani.
Con la seconda e soprattutto la terza guerra anglo birmana, Yangon, ribattezzata con un anglicismo Rangoon, divenne la capitale della colonia britannica: vennero costruiti molti edifici in stile coloniale, grandi parchi e grandi quartieri residenziali dove ospitare la popolazione in aumento. La sua bellezza le fece meritare il nome di “città giardino d’oriente”. Fu in questo periodo che la città iniziò ad essere popolata da immigranti, soprattutto indiani che ancora oggi costituiscono una delle etnie più popolose dell’intero paese.
Il 1948 segnò la fine del colonialismo: la Birmania ottenne l’indipendenza dall’impero britannico. Dopo un lungo periodo in cui il paese fu completamente isolato dalla comunità internazionale e molti degli splendidi edifici furono lasciati all’abbandono, Yangon conobbe una nuova bellezza grazie ai numerosi investimenti stranieri che crearono da un punto di vista urbanistico quello che la città è ancora oggi.
Purtoppo Yangon è stata testimone di molte dimostrazioni contro il governo sfociate nel sangue, soprattutto nel 1988 e nel 2007. La giunta militare aveva precedentemente deciso di spostare la capitale da Yangon a Naypyidaw nel 2005, la città, in ogni caso resta ancora oggi la più importante dell’intera Birmania.
Oggi Yangon, come tutta la Birmania, o Myanmar come fu ribattezzata dal governo per cancellare il suo passato britannico, sta cercando di superare il periodo critico della dittatura dopo le prime elezioni democratiche avvenute nel 2012.